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ASSOCIAZIONE MODUGNO: “SODDISFATTI DEI LAVORI MA NON DEL PUBBLICO”

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“No dà retta a suenni”

Domenica 26 febbraio h 20:30 – Teatro Don Bosco, San Pietro V.co

SAN PIETRO VERNOTICO – Il concorso è giunto al giro di boa, infatti questa è la quarta delle Otto rappresentazioni programmate. Gli organizzatori, con in testa Il presidente Mimino Modugno, sono soddisfatti dei lavori proposti dalle compagnie ma, purtroppo, non è possibile dire la stessa cosa sulla partecipazione del pubblico. I componenti dell’associazione sono sempre convinti che il teatro deve essere il motore di energia e di partecipazione nel proprio ambito territoriale e deve perseguire con altruismo e decisione l’equilibrio tra la valorizzazione delle culture locali e ciò che cresce al di fuori delle mure amiche. L’associazione culturale Domenico Modugno si impegna in modo equo, in tal contesto, e nello stesso tempo vuole sensibilizzare tutti gli amanti del teatro e conquistare anche coloro che non si sentono vicini, per costruire una nuova relazione tra il mondo del teatro in vernacolo e non con la cittadinanza di San Pietro e di tutto il Salento. La commedia è tratta da una idea liberamente tratta dall’opera di eduardo de Filippo “sogno di notte di mezza sbornia”. Narra le vicende di Pascali, noto frequentatore delle cantine Sanvitesi, il quale annebbiato dai fumi dell’alcol riceve in sogno la visita di Dante Alighieri che gli suggerisce tre numeri da giocare al Lotto. Però essi rappresentano anche la data della sua morte. I numeri Vengono estratti e pasquale vince una considerevole somma, ma la sua Felicità è offuscata dal dubbio che la predizione fosse giusta. La compagnia teatrale “li scuscitati” è nata nel 2010 a san vito dei Normanni, per volontà dell’assessorato ai servizi ed alle politiche Sociali del comune di san vito dei normanni e dell’animatrice Cinzia Chiona. La stessa è costituita prevalentemente da anziani che Frequentano il locale centro polivalente e la loro partecipazione è Del tutto volontaria. Inoltre, sempre sotto la regia della signora Carlucci, nel 2010 hanno portato in teatro “liolà” tratta dall’omonima opera di Luigi Pirandello. Prossimo appuntamento domenica 11 marzo con la “compagnia dei Teatranti” di bisceglie con un thriller/comico di Lillo & Greg per la regia di Enzo Matichecchia. Per chi volesse conoscere l’associazione e la programmazione dei lavori Che la stessa intende realizzare, si invitano i lettori a collegarsi Sul sito internet http://www.associazionedomenicomodugno.it

L’associazione culturale “domenico modugno”

TEATRO DON BOSCO: DOMENICA 12 CON “SORDI FIGGHI MEI”

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SAN PIETRO VERNOTICO – Domenica 12 febbraio al teatro don Bosco di San Pietro Vernotico con inizio alle ore 20,30 va in scena “Sordi… figghi mei” per la regia di Giovanni de Giovanni presentata dalla compagnia filodrammatica Lupiae di Lecce.
La commedia è una tragicommedia scritta da Giovanni de Giovanni alla fine degli anni settanta. L’autore è convinto che non sempre una “acchiatura” (tesoro o eredità) cambia la vita in meglio, ma bensì spesso la sconvolge. Un evento così importante non è facilmente gestibile da chi non ha mai avuto prima l’occasione di disporre importanti somme di denaro.
Il cambiamento di vita fomenta invidie, genera parassiti, fa rinascere parentele prima misconosciute. Solo negli ultimi i colpiti da questa “disgrazia” riescono a mantenere l’anonimato e, speriamo per
Loro, una vita felice. Non bisogna dimenticare che gli antici napoletani, per maledire qualcuno, gli auguravano di vincere un terno. La commedia, che la filodrammatica presenta a San Pietro Vernotico, tiene conto di tutto questo e nel suo svolgimento sono tanti i momenti per ridere a crepapelle. La compagnia nasce ufficialmente nel 1975 identificandosi come filodrammatica perché tutti i componenti erano e sono appassionati di teatro e ad esso si dedicano con continuità e impegno professionale ma in forma amatoriale. Inoltre sono convinti che se loro si divertono anche il pubblico si diverte. Per la filodrammatica Lupiae fare teatro è trovarsi, stare insieme e proporsi con l’obiettivo di realizzare al meglio l’opera teatrale che si è scelto di rappresentare. L’applauso del pubblico rende felici e gratifica gli attori sul palco in una serata in cui tutto è andato per il meglio oppure anche nel momento in cui si è saputo gestire un contrattempo o una dimenticanza e quant’altro.
Prossimo appuntamento domenica 26 febbraio con la compagnia “Li scuscitati” di San Vito dei Normanni con una commedia di Edoardo de Filippo e la regia di Gabriella Carlucci.
Per chi volesse conoscere l’associazione e la programmazione dei lavori che la stessa intende realizzare, si invitano i lettori a collegarsi sul sito internet http://www.associazionedomenicomodugno.it

l’associazione culturale “domenico modugno”

TEATRO DON BOSCO: I GUSTI DELLA RASSEGNA TEATRALE

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SAN PIETRO VERNOTICO – Da poco iniziata la nuova edizione della rassegna teatrale, organizzata dall’ass. Domenico Modugno, ma la cittadinanza pare non rispondere adeguatamente. Un teatro non proprio del “tutto esaurito” come successo nelle precedenti rassegne, tanto che  lo stesso direttivo associativo si interroga sul “perchè” di questo cambio di rotta da parte del pubblico. Parte della motivazione potrebbe trovarsi nell’annuncio fatto in conferenza stampa dagli stessi membri dell’associazione, quando hanno annunciato che la nuova rassegna sarebbe stata tale in tutti i sensi, considerata la scelta delle drammatizazioni poiché differenti dalla classica commedia vernacolare. Come tutte le scelte che apportano qualche novità, anche quella fatta dall’associazione Modugno conserva in sé una buona dose di coraggio. Difatti si è partiti con il dramma “Maria Goretti” e domenica scorsa con “Chi si sposa è perduto”, due atti tra il giallo e la commedia brillante, di Leonardo Sciascia. Il pubblico ha sì partecipato, ma non nella “misura” in cui è abituato dal genere vernacolare. Così abbiamo eseguito un piccolo sondaggio, per evidenziare il livello di gradimento. Alla domanda se avessero apprezzato, dato il genere degli spettacoli, la rassegna più classica dello scorso anno oppure quella più originale dell’anno in corso, gli spettatori si sono divisi tra coloro i quali prediligono il vernacolo perchè “fa più ridere e pensare di meno ai problemi di ogni giorno” e quelli che masticano qualsiasi tipo di rappresentazione perchè amano il teatro in tute le sue forme. Considerando il campionario a disposizione, il sondaggio si è risolto con un pareggio. La cartina di tornasole sarà la drammatizzazione di domenica 12 febbraio “Sordi figghi mei”, poiché in vernacolo. E’ già noto che il pubblico sarà così numeroso da far registrare il tutto esaurito com’è d’uopo in occasioni del genere. Si evince, non senza costernazione,  come sia difficile far apprezzare altri generi che esulino dalla troppo facile “risata grassa”, nonostante il coraggio e la voglia di cambiamento ampiamente manifestati dal direttivo dell’associazione.

TEATRO DON BOSCO: CHI SI SPOSA E’ PERDUTO

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SAN PIETRO VERNOTICO – Ottavo concorso di teatro amatoriale organizzato dall’associazione culturale “Domenico Modugno”. Domenica 29 gennaio al teatro don Bosco di San Pietro Vernotico,  con inizio alle ore 20:30, va in scena la seconda delle otto compagnie facenti parte del calendario. Apre il sipario la compagnia teatrale “l’altro teatro” di Gravina in Puglia con lo spettacolo “Chi si sposa è perduto”, due atti unici, tra il giallo e la commedia brillante, di Leonardo Sciascia e Neil Simon per la regia di Michele Cuonzo. il primo atto è un giallo tratto da un racconto di Leonardo Sciascia e siamo all’inizio degli anni ’70 del secolo scorso, quando ancora vigeva l’articolo del codice penale sul delitto d’onore, che infligge una pena irrisoria per il marito che uccide la moglie accusata di adulterio. mentre il secondo atto è una commedia brillante tratta da un testo di Neil Simon, ambientato ai giorni nostri all’hotel Sheraton di Bari. Sta per celebrarsi il matrimonio Abbaticchio-Petruzzelli, tutto è pronto (fiori, antipasti, confetti, musicisti, ospiti, ect) non manca niente ma … due modi di vedere il matrimonio secondo uno scrittore e un commediografo, il matrimonio come istituzione e come sacramento, come percorso di vita a volte vincolato e mal sostenuto e colto nell’attimo della celebrazione del rito da esibire e decantare quando messo a confronto. prossimo appuntamento domenica 12 febbraio con la compagnia di Lecce “Compagnia filodrammatica Lupiae”. Per chi volesse conoscere l’associazione e la programmazione dei lavori che la stessa intende realizzare, si invitano i lettori a collegarsi sul sito internet http://www.associazionedomenicomodugno.it

comunicato stampa associazione culturale “domenico modugno”